venerdì 26 febbraio 2010

I FAN DI NO RAZZISMO DAY IN COLLEGAMENTO CON RADIO SUNUKER LA VOIX/VOIE DES JEUNES ONLINE CALIFORNIA

SABATO 27 FEBBRAIO 2010 ALLE 19.00 ORA ITALIANA

RADIO SUNUKER LA VOIX/VOIE DES JEUNES ONLINE CALIFORNIA.
IN DIRETTA CON DAKAR E L'ITALIA

IL CONDUTTORE N'DIAWAR DIOP TERRA' UN INCONTRO CON I FAN DI: "NO RAZZISMO DAY "

Conduce: N'diawar Diop

Coordinamento: Claire Serra

OSPITI:                                                                                          INTERVENTI DI:

MOHAMED BA

PAOLO CODATO

LIBORIO MARTORANA

MAGALI PHILIP
 




GLI INTERNAUTI POSSONO INTERVENIRE CON SKYPE 

O DIGITANDO IL NUMERO: 920 786 8530.
Maggiori informazioni sulla Pagina Facebook di No Razzismo Day  

TUTTI GLI ANTIRAZZISTI E ANTILEGHISTI I UN'UNICA PAGNA - SUBITO!


MOBILITAZIONE generale di adesione al NO.R.Day -  
ADERITE IN MASSA ALLA PAGINA UFFICIALE DEL NO.R.Day - No Razzismo Day trascinate nell'adesione tutti i vostri amici, fate che l'onda di questo movimento si veda sin dall'orizzonte virtuale di questo mondo racchiuso che è Internet. Questo aiuterà l'attuazione fisica della manifestazione...confidiamo su di voi, come sempre abbiamo fatto, perché voi siete la vera forza, l'unico vero motore e la ragione profonda de l NO.R.Day.
creiamo un'onda mediatica...vi invitiamo tutti ad aderire alla pagina ufficiale, perché quella è la voce che più alta deve risuonare. Questa l'immagine ufficiale della nostra forza e della nostra unità antirazzista. 
Ormai si contano i giorni e si scandiscono le ore e tutto il nostro sforzo...deve essere concentrato sulla Manifestazione. Dobbiamo sommergerla di adesioni il dato deve essere sensibile e rilevabile e deve iniziare da oggi. In rete questi fenomeni hanno una loro ragione e dobbiamo fare in modo di essere notati, perchè è l'unica forza che abbiamo e che vogliamo avere, quella di una pacifica mobilitazione che sposti l'attenzione sulle tematiche che stiamo toccando. Una cultura nuova della partecipazione inizia con nuovi metodi ed uno è proprio quello di creare movimenti rilevabili in rete.

FORZA SPOSTIAMO IL MONDO ATTIRIAMO L'ATTENZIONE.
La pagina ufficiale è quello che si vede della manifestazione...è la punta dell'iceberg...facciamo in modo che questo iceberg sia enorme

gli amministratori del NO.R.Day

lunedì 22 febbraio 2010

COMUNICATO STAMPA 14 Febbraio 2010

COMUNICATO STAMPA 14 Febbraio 2010

Un ragazzo egiziano di 19 anni ucciso a colpi d'arma da taglio da un gruppo di sudamericani ieri attorno alle 17,40 a Milano, in via Padova, uno dei quartieri più multietnici della periferia milanese.  

Riivolta. Un centinaio di nordafricani spacca tutto, auto in sosta e negozi prevalentemente gestiti da sudamericani.

In base a quanto si è appreso, gruppi di nordafricani infuriati non si sarebbero limitate ai danneggiamenti, ma hanno aggredito anche alcune persone, prevalentemente di etnia latino-americana. Scene da guerriglia urbano, lo mix di esasperazione e violenza già visto a Rosarno.

Per la Lega Nord la soluzione del problema è semplice: Pulizia etnica! E' Matteo Salvini, eurodeputato e consigliere comunale, a chiedere "controlli ed espulsioni casa per casa, piano per piano" nei quartieri multietnici della città. Questa vicenda, che speriamo non abbia altri strascichi violenti, è la prova dell'impraticabilità della politica discriminatoria e criminalizzante degli stranieri voluta dalla Lega. Il seme della paura e dell'intolleranza xenofoba ha creato ghetti, sacche di illegalità diffusa, impossibilità da parte delle comunità di immigrati di partecipare attivamente alla vita sociale e di rapportarsi coerentemente a diritti e doveri di cittadinanza. Gli immigrati a Milano sono quasi 250.000. La capitale morale d'Italia ha 250.000 cittadini di serie B e C. Come sorprendersi allora che sia entrata in vigore la legge della giungla? La criminalizzazione dell'immigrazione ha fatto comodo a politici senza scrupoli che hanno acceso le micce e oggi non sanno più spegnerle. Una situazioe che, se rimane in questi termini non può che peggiorare. Nei giorni scorsi la Commisione ONU per i Diritti umani ha indirizzato al governo Italiano ben 92 contestazioni in tema di diritti umani nei confronti degli immigrati nel nostro Paese: un fatto clamoroso annegato nell'indifferenza generale ignorato dai media, dai partiti, dai sindacati e persino dai movimenti della società civile che si oopongono alle politiche del governo Bossi Berlusconi! Quanto è avvenuto è la conseguenza logica dei proclami razzisti della Lega Nord, dell'ideologia del ghetto e della discriminazione. Dobbiamo, dobbiamo assolutamente fare della manifestazione del 6 marzo a Milano una grande protesta antirazzista, dell'intera società civile, dei democratici di questo Paese. Dobbiamo far si che venga ripristinata la legalità costituzionale dei diritti civili e umani prima che sia troppo tardi. Facciamolo noi, facciamolo subito, perchè se non lo faremo noi nessun altro lo farà!

COMUNICATO STAMPA 1 Febbraio 2010

COMUNICATO STAMPA 1 Febbraio 2010

Onorevole Salvini, restituiamo l'accusa al mittente: violento sarà lei!

Questa mattina in TV su La7, l'On. Legista Matteo Salvini, durante la trasmissione Omnibus Weekend, ci ha accusati di essere un movimento violento. Ecco le sue parole:"girando su... internet ho visto che e' nato un movimento violento che sta organizzando una marcia a milano per il 6 marzo, il NO LEGA NORD DAY, se questa e' l'organizzazione del popolo della rete stiamo freschi". Una accusa falsa e gratuita che rispediamo al mittente!!!

Nel Luglio del 2009 il leader dei Giovani Padani Salvini, durante la festa della Lega Nord, fu ripreso mentre partecipava a cori razzisti:

E Salvini, levando il boccale di birra, si unisce al coro:

“Senti che puzza, scappano anche i cani. Stanno arrivando i napoletani… Oh colerosi, terremotati… Voi col sapone non vi siete mai lavati…”. Non è tutto.

Il 7 maggio 2009, in occasione della presentazione dei candidati milanesi della Lega Nord alle elezioni provinciali del 6 e 7 giugno, ha proposto di usare vagoni della metropolitana riservati per donne e milanesi: "Prima c'erano i posti riservati agli invalidi, agli anziani e alle donne incinte. Adesso si può pensare a posti o vagoni riservati ai milanesi".

"Onorevole Salvini - hanno quindi replicato gli organizzatori della protesta nazionale Antirazzista del 6 marzo - violento sarà lei!! Noi siamo semplicemente un pacifico ma determinato movimento antirazzista!

Non siamo noi ad indossare camicie colorate, non siamo noi sospettati di dare vita organizzazioni di tipo militare e ad urlare nelle adunanze che “ La tolleranza è zero...”, ad inveire contro i bambini Rom...Non siamo noi a scegliere di usare riferimenti criptici che si richiamano all'esoterismo delle SS...non siamo noi a parlare di canne fumanti , fucili padani e a vagheggiare separazioni anche “combattute” laddove sia necessario.

Non siamo noi, infine, ad usare l'enfasi e a richiamare la continua necessità di difendersi, dal nemico incombente che vuole invadere i nostri paesi e violentare le nostre donne.

Questi che abbiamo sino a qui descritto siete voi caro Salvini...e la subdola supposizione che lo siano gli altri vi serve per fare la parte antica degli assediati per richiamare un anacronistico "spirito crociato".

La nostra Onorevole non è una “Marcia”, come lei la definisce, è una manifestazione Anti Razzista, solo convocata, per ora, a Milano con regolari permessi e con nessuna intenzione di usare violenza alcuna. Una festa, lo abbiamo dichiarato più di una volta, con concerto finale.. Una rappresentazione della volontà di accoglienza e di “Buona volontà” .

É violento onorevole chi invita all'accoglienza e all'apertura mentale oppure chi individua in ogni dove la necessità di chiudere, serrare , alzare muri, respingere e vietare?

Noi siamo italiani, Lombardi, come lei, ebrei, neri, omosessuali, donne e rom...noi siamo quelli che voi volete accomodare nei vostri “campi di accoglienza”...noi siamo gli operai sui tetti, noi siamo la gente che volete silenziosa, noi siamo la società civile...noi siamo pacifici, sorridenti ed amorevoli come voi non saprete mai.

QUELLA DEL 6 MARZO A MILANO SARA' UNA FESTA DI PRIMAVERA.

COMUNICATO STAMPA 25 GENNAIO 2010

COMUNICATO STAMPA

MILANO, 25 GENNAIO 2010

ANTIRAZZISMO? QUALCOSA SI MUOVE: C’E’ VITA SU QUESTO PIANETA


COMUNICATO STAMPA DI NO LEGA DAY – NO RAZZISMO DAY


Ormai lo sappiamo tutti. Dietro i fatti di Rosarno, dietro la capricciosa legislazione xenofoba di matrice leghista, dietro la generale indifferenza per le allucinanti condizioni di “vita” in cui versa la manovalanza agricola di immigrati del meridione, c’è anche l’inerzia colpevole del sindacato e della politica Italiana. E’ vero, gli immigrati non votano e quindi si può serenamente lasciare che tutto ciò che accade semplicemente accada. Ma per il sindacato non vale neppure questa assurda esenzione dall’obbligo della solidarietà. Tutti noi sappiamo che la massa di lavoro che sostiene l’agricoltura meridionale, come quella calabrese, è costituita dai migranti neri e si regge in gran parte, in una situazione difficile, sullo sfruttamento dell’immigrazione, regolare e irregolare, gestita da caporali che sembrano usciti dall’Italia degli anni cinquanta. Una situazione di degrado gravissimo e umiliante per la Calabria democratica e per il Paese a cui i maggiori sindacati Italiani non prestano la minima attenzione considerando il proprio ruolo di tutela dei lavoratori come la tutela dei propri iscritti e non come il principale canale di reciproca solidarietà nella difesa di diritti condivisi. Insomma il sindacato italiano è assente e non dialoga, non organizza, non promuove la necessaria assistenza a quei lavoratori giornalieri che restano in balia del peggio vivendo in condizioni di semi schiavitù. Insomma, quantomeno c’è miope indifferenza rispetto a fenomeni che negano diritti umani ai neri immigrati e allo stesso tempo minano le radici stesse dei diritti di tutti i lavoratori.

Va detto però che finalmente qualcosa si muove su questo apparentemente disabitato pianeta che è l’antirazzismo italiano. Un pianeta tanto più spopolato quanto è affollato quello dell’indifferenza.. E’ di ieri la notizia infatti che la Rete28Aprile nella Cgil ha aderito alla giornata internazionale di mobilitazione del lavoro migrante del 1° marzo. A questo appuntamento ha dato il suo appoggio e la sua adesione anche “No Lega Nord Day”, l’aggregazione che su Facebook prima ha raccolto 160.000 adesioni in cinque giorni per una protesta antirazzista virtuale e quindi ha promosso la manifestazione antirazzista “No Razzismo Day”, prevista a Milano per il prossimo 6 marzo. L’adesione di Rete28Aprile dell Cgil alla protesta del primo marzo ha grande valore perché rappresenta una prima breccia nella inerzia manifestata da sindacalismo italiano su questo delicato tema con particolare riferimento all’introduzione nella legislazione italiana di norme discriminatorie. Insomma il fronte della solidarietà nella battaglia per i diritti si allarga. In tutta Europa ci si mobiliterà per dimostrare che senza il lavoro migrante l’economia si fermerebbe. I migranti sono indispensabili per gran parte dei settori produttivi e dei servizi anche in Italia. Essi subiscono vessazioni e negazioni dei diritti che contrastano lo spirito profondo della nostra Costituzione: una situazione inaccettabile che impone di agire, qui e ora.

Una adesione, quella del gruppo interno alla CGIL è nata “dopo i fatti di Rosarno, nei quali la violenza razzista contro i migranti è servita a sostenere supersfruttamento, il caporalato e il controllo mafioso sul territorio, è ancora più necessario mobilitarsi – scrivono nella loro adesione quelli di Rete28Aprile - Diciamo no alla legge Bossi-Fini e esigiamo una lotta intransigente al lavoro nero e al supersfruttamento.

Rivendichiamo parità dei diritti sulla base del principio stesso lavoro-stessi diritti e il diritto al voto e alla cittadinanza. Su queste basi la Rete28Aprile si mobiliterà per sostenere tutte le iniziative di lotta, di mobilitazione, visibilità del lavoro migrante il 1° marzo”.

Insomma, dopo la violenza, l’indifferenza, lo sfruttamento, i campi di concentramento (al posto di quelli di soccorso e accoglienza) e l’azione di deportazione organizzata dallo stato a Rosarno, finalmente si muove qualcosa: “sul nostro stesso pianeta antirazzista c’è vita” affernano quelli di No Razzismo Day, domandandosi quanto manchi ancora ad un impegno diretto e a viso aperto su questi temi da parte dell'intero corpo della Cgil, di Uil e Cisl. I sostenitori di No Lega Nord Day hanno così adottato per la loro manifestazione antirazzista del 6 marzo a Milano il "giallo" come colore distintivo della protesta in segno di solidarietà con la protesta del primo marzo e si sono impegnati a bombardare le centrali sindacali. Di e-mail naturalmente. Una azione concreta di pressione per ottenere, fuor di polemica, l'allargamento del fronte antirazzista. Un tentativo, evidentemente condiviso, di richiamare il movimento sindacale italiano alle proprie responsabilità e alla coerenza con le proprie radici solidali. Molti dei 30.000 aderenti a "No Lega Nord Day" hanno così inviato nei giorni scorsi, e continueranno a farlo nei prossimi, una mail a CGIL; CISL; Uil; CUB; COBAS e UGL. Un messaggio con il seguente testo.

”IO ADERISCO..."Un Giorno Senza Di Noi" 1° Marzo 2010

NO Razzismo DAY- Milano - 6 marzo 2010 e Voi”?



COMUNICATO STAMPA MILANO, 19 GENNAIO 2010

COMUNICATO STAMPA
MILANO, 19 GENNAIO 2010

Con preghiera di corte pubblicazione. Il comitato di coordinamento del gruppo No Lega Day, che sabato scorso ha organizzato una dimostrazione antirazzista virtuale su facebook, che in soli 5 giorni ha raccolto 160.000 adesioni, ed è formato da circa 30.000 aderenti, ha indetto la manifestazione Nazionale Antirazzista “No Razzismo Day” a Milano per il prossimo 6 marzo con partenza da Piazza Fontana alle ore 14, ha approvato il “Manifesto Antirazzista, “Il Libro dei sogni”, 10 sogni che sono un programma di lavor che è anche la piattaforma rivendicativa della manifestazione. Numerosi gruppi e associazioni antirazziste, di assistenza agli immigrati e in difesa della costituzione stanno aderendo all’iniziativa e sono in corso attività di coordinamento con le iniziative, che si sono aggiunte nello stesso mese di marzo, da parte del coordinamento “Un giorno senza di noi” (giornata di protesta dei lavoratori stranieri in Italia), e del popolo Viola.

IL LIBRO DEI SOGNI – 10 sogni da conquistare per un’Italia orientata al progresso contro la barbarie.
DIVERSO...PERCHE'? STRANIERO...DOVE? ALTRO...QUANDO? Siamo tutti parte del medesimo respiro. Smettiamo di accettare per ignavia l'esclusione e l'invenzione di nuove differenze. Non respingere, Accogli! Impegnati! se il 16 gennaio in rete eravamo tanti ricordati e partecipa al NO.R.Day-Milano 06-03-2010-P.zza Fontana- o...re 14.00...finalmente in piazza! NO! RAZZISMO-NO! OMOFOBIA-NO! XENOFOBIA
Premessa.
NERI, NOI COME LORO, UOMINI NON BRACCIA!
Tacere ormai è essere complici! Significa acconsentire a uno stato di cose vergognoso fatto di bidonville, di fame, di paura e di miseria sistematizzate.

Un degrado e uno sfruttamento diffusi da nord a sud e indegni di un paese civile. La politica della gente comune ha ormai superato lo stadio che impantana la politica italiana. Noi siamo gente del sud, del nord, immigrati, delle più diverse convinzioni politiche e religiose che hanno scoperto di avere 10 sogni in comune la cui realizzazione è necessaria per trasformare la società italiana in un mondo meno ingiusto.

Vogliamo unire la ricchezza delle nostre differenze e usarla come leva per scardinare la mentalità della divisione, dell’indifferenza e dell’arroganza che sta avvelenando il Paese. Questo sforzo corre su Facebook e lo sta attraversando come uno tzunami. Un’onda identica a quella che sta attraversando il Paese.

E’ giunto il tempo della trasformazione del dissenso individuale e degli impegni generici in scelte di campo e in azioni di lotta pacifiche ma determinate. Azioni condivise sul terreno della condivisione dei principi e degli ideali. Il nostro non è solo un sogno velleitario, ma una battaglia di civiltà per il progresso umano e l’affermazione dei diritti. In pratica una battaglia per affermare la lettera e i valori della Costituzione Repubblicana e la carta dei Diritti dell’ Uomo. Non è poco perché è ormai su questo terreno che si afferma la fondamentale differenza fra progresso dell’umanità e la conservazione di nuovi e vecchi privilegi.
E quindi:
noi abbiamo un sogno. Che nel Paese venga isolato e sconfitto il clima di intolleranza verso i migranti che è stato in modo cosciente seminato nel Paese anche da irresponsabili forze di governo.
Noi abbiamo un secondo sogno: che ai migranti, a prescindere dal loro status, siano garantiti i diritti fondamentali, umani e civili, previsti dalla costituzione e dalle leggi internazionali, in particolare in relazione agli articoli 2, 3 e 8 della costituzione con riferimento anche alla convenzione 143 della UE che garantisce la promozione della parità di opportunità e di trattamento dei lavoratori migranti ratificata dal nostro paese nel 1981. Sappiamo che l’esclusione del diverso dai diritti è la premessa necessaria alla riduzione dei diritti di tutti come già drammaticamente avvenuto nella recente storia del nostro Paese.
Noi abbiamo un terzo sogno: che nel nostro Paese cessino le violazioni dei diritti umani per i lavoratori migranti sprovvisti di documenti e cessi la aggressiva e discriminatoria retorica usata da leader politici, in particolare della Lega Nord, che istigano alla xenofobia e al razzismo e che associano esplicitamente la criminalità ai Rom, ai credenti di fede musulmana e agli africani in quanto “diversi” dal punto di vista etno-genetico, creando un ambiente di intolleranza e ostilità pregiudiziale nell’opinione pubblica
Noi abbiamo un quarto sogno: che nel nostro paese cessino le gravi violazioni dei diritti umani verso i lavoratori migranti dell’Africa, dell’Est Europa e dell’Asia, cessi la abominevole pratica dei respingimenti e dell’omissione di soccorso, cessino maltrattamenti, salari infimi, orari eccessivi e cessino le situazioni di lavoro schiavistico in cui parte della paga è trattenuta dall’impresa per un posto in dormitori affollati senza acqua né elettricità o in cui i lavoratori sono costretti a vivere in bidonville fatiscenti e degne persino delle aree più desolate del terzo mondo.
Noi abbiamo un quinto sogno: che nel Nostro Paese venga applicata la legge punendo prese di posizione pubbliche razziste e xenofobe contro gli immigrati e vengano sanzionati come istigazione alla violenza discorsi pubblici e prese di posizione politiche di tipo discriminatorio ispirate dall’odio contro gli stranieri.
Noi abbiamo un sesto sogno: che i centri di “identificazione” cessino di essere dei lager e che non si ripetano maltrattamenti ingiustificati verso i Rom, specialmente quelli di origine romena, durante i raid per lo sgombero dei campi.
Noi abbiamo un settimo sogno: che il governo di questo paese compia atti concreti per migliorare nella pubblica opinione, la conoscenza e la consapevolezza della discriminazione, e per integrare concretamente e in modo duraturo i migranti e le loro famiglie come membri della società a tutti gli effetti.
Noi abbiamo un ottavo sogno: che in questo paese cessi la violenza della xenofobia, della omofobia e del razzismo perché il rischio è quello di una deriva violenta e incontrollabile le cui conseguenze lascerebbero ferite destinate a non sanarsi mai più precipitando l?Italia in una vergognosa condizione unica nei paesi del mondo ad economia avanzata, vanificando quanto di buono, con il coraggio, il sangue e il sudore e la qualità del loro lavoro, i nostri emigranti hanno fatto in tutto il mondo per il prestigio della nostra comunità nazionale.
Noi abbiamo un nono sogno: che l’Italia e gli italiani riescano a far dimenticare alla comunità internazionale la vergogna delle atrocità commesse nelle colonie durante il ventennio fascista e l’atrocità delle leggi razziali del fascismo contro la comunità ebraica italiana.
Noi abbiamo un decimo sogno: che in Italia prevalgano la logica del progresso e della promozione umana, la logica e la cultura dell’accoglienza e del soccorso, la pratica e la difesa della dignità delle persone, uomini e donne, di ogni colore e provenienza.