COMUNICATO STAMPA 14 Febbraio 2010
Un ragazzo egiziano di 19 anni ucciso a colpi d'arma da taglio da un gruppo di sudamericani ieri attorno alle 17,40 a Milano, in via Padova, uno dei quartieri più multietnici della periferia milanese.
Riivolta. Un centinaio di nordafricani spacca tutto, auto in sosta e negozi prevalentemente gestiti da sudamericani.
In base a quanto si è appreso, gruppi di nordafricani infuriati non si sarebbero limitate ai danneggiamenti, ma hanno aggredito anche alcune persone, prevalentemente di etnia latino-americana. Scene da guerriglia urbano, lo mix di esasperazione e violenza già visto a Rosarno.
Per la Lega Nord la soluzione del problema è semplice: Pulizia etnica! E' Matteo Salvini, eurodeputato e consigliere comunale, a chiedere "controlli ed espulsioni casa per casa, piano per piano" nei quartieri multietnici della città. Questa vicenda, che speriamo non abbia altri strascichi violenti, è la prova dell'impraticabilità della politica discriminatoria e criminalizzante degli stranieri voluta dalla Lega. Il seme della paura e dell'intolleranza xenofoba ha creato ghetti, sacche di illegalità diffusa, impossibilità da parte delle comunità di immigrati di partecipare attivamente alla vita sociale e di rapportarsi coerentemente a diritti e doveri di cittadinanza. Gli immigrati a Milano sono quasi 250.000. La capitale morale d'Italia ha 250.000 cittadini di serie B e C. Come sorprendersi allora che sia entrata in vigore la legge della giungla? La criminalizzazione dell'immigrazione ha fatto comodo a politici senza scrupoli che hanno acceso le micce e oggi non sanno più spegnerle. Una situazioe che, se rimane in questi termini non può che peggiorare. Nei giorni scorsi la Commisione ONU per i Diritti umani ha indirizzato al governo Italiano ben 92 contestazioni in tema di diritti umani nei confronti degli immigrati nel nostro Paese: un fatto clamoroso annegato nell'indifferenza generale ignorato dai media, dai partiti, dai sindacati e persino dai movimenti della società civile che si oopongono alle politiche del governo Bossi Berlusconi! Quanto è avvenuto è la conseguenza logica dei proclami razzisti della Lega Nord, dell'ideologia del ghetto e della discriminazione. Dobbiamo, dobbiamo assolutamente fare della manifestazione del 6 marzo a Milano una grande protesta antirazzista, dell'intera società civile, dei democratici di questo Paese. Dobbiamo far si che venga ripristinata la legalità costituzionale dei diritti civili e umani prima che sia troppo tardi. Facciamolo noi, facciamolo subito, perchè se non lo faremo noi nessun altro lo farà!